La ricerca di una alimentazione sana ed equilibrata che faccia uso di materie prime di qualità e che siano rispettose dell’ambiente e della salute sta diventando un’esigenza sempre più diffusa e urgente tra i consumatori. E uno degli alimenti da cui non si può proprio prescindere quando si parla si qualità e salubrità, essendo uno delle basi irrinunciabile di ogni piatto, è proprio l’olio di oliva, e l’attenzione per i processi produttivi attraverso i quali questo prezioso frutto della terra giunge sulle tavole ha generato un inevitabile interesse per l’olio bio di oliva.
L’olio bio è uno di quegli alimenti capaci di far riscoprire i sapori antichi, quei sapori che era possibile gustare prima del processo di industrializzazione che ha coinvolto, da un certo momento in poi, anche le attività agricole e i processi di trasformazione dei prodotti da esse derivati. Un semplice assaggio di un olio extravergine di oliva prodotto secondo criteri biologici è una vera e propria macchina del tempo sensoriale che riesce a far percepire tutta la forza e la generosità della natura, ricollegando il consumatore con gesti e sapienze di altri tempi, che, immutati, sembrano ripetersi in quei frantoi custodi dell’antica memoria di un’attività, quella dell’estrazione dell’olio, capace di scandire ininterrottamente secoli di civiltà mediterranea.
Il valore dei prodotti biologici
Si parlava in apertura del crescente interesse per un prodotto come l’olio bio che nasce, come per tutta la filiera da agricoltura bio, da una nuova consapevolezza da parte dei consumatori che il soddisfacimento del proprio desiderio di benessere non può e non deve più essere disgiunto dal rispetto dell’ambiente e del contesto.
Questa precisa coscienza sta indirizzando un numero sempre crescente di consumatori verso acquisti responsabili guidati da una più attenta considerazione della qualità e naturalità dei prodotti. La scelta di acquistare alimenti e prodotti biologici è influenzata dal grado di conoscenza da parte dei consumatori del metodo di produzione: più informazioni ha il consumatore, più la sua scelta può responsabilmente orientarsi verso prodotti sostenibili.
La scelta del biologico ruota attorno a tre grandi opzioni di fondo che suggeriscono un interesse nei confronti del cibo a 360°. La scelta di un prodotto come l’olio bio è influenzata:
in primo luogo da un’esigenza di salute, si sceglie bio “perché è sano, perché fa bene”;
poi viene l’attenzione alle garanzie che il biologico offre in termini di sicurezza che di qualità;
e infine per una coscienza ambientale.
Il biologico è in grado di tenere insieme tutte queste esigenze in quanto riesce ad armonizzare sicurezza e rispetto delle risorse ambientali, basandosi su processi ecologici e di riciclo. I sistemi produttivi in questo caso si adattano ai cicli e agli equilibri esistenti in natura.
Come viene prodotto l’olio bio
Per potersi definire olio bio, il prodotto poter esibire una certificazione che è il risultato di un sistema di controlli rigoroso, continuo e uniforme in tutta l’Unione Europea. In particolare, si fa riferimento al disciplinare contenuto nel Regolamento CE n.2092/91 (e successive modificazioni ed integrazioni) sulla produzione di olio extra vergine d’oliva ottenuto con metodi di agricoltura biologica, che reca una dettagliata normativa su tutte le fasi di lavorazione. A cominciare dalle modalità di coltivazione degli ulivi all’interno delle quali è escluso ogni utilizzo di concimi, diserbanti e pesticidi che comporterebbe gravi alterazioni dell’habitat naturale.
Attenzione, poi alla territorialità del prodotto da lavorare, le olive devono essere locali e non avere altra provenienza. Esistono poi tutta una serie di passaggi rigorosi da rispettare come ad esempio il lavaggio precedente alla frangitura può avvenire solo con acqua potabile, 37°C sono la soglia massima di temperatura della pasta. Solo acqua potabile è utilizzabile durante la gramolatura. Non devono essere cedute molecole di sintesi da tutti i materiali impiegati nel ciclo di lavorazione.
È vietato l’utilizzo di enzimi. La separazione deve avvenire con l’utilizzo di centrifughe verticali. I vasi oleari ammessi sono in cemento o rivestiti con piastrelle vetrificate o in terracotta o in acciaio inox. Per il confezionamento sono ammessi solo recipienti in vetro, preferibilmente scuro, o in terracotta, con tappi a norma di legge. Durante le operazioni di confezionamento non vi deve essere alcuna commistione con altri prodotti non bio.
Le certificazioni ed etichettatura
Per poter riportare la dicitura olio bio in etichetta non solo l’azienda produttrice ma anche tutti gli operatori della filiera, ovvero olivicoltori, frantoi, imbottigliatori e commercianti, sono sottoposti ad severo controllo affidato dallo Stato a specifici organismi preposti che certificano la provenienza dell’olio d’oliva in questione da agricoltura biologica.
Tutte le aziende coinvolte, al fine di fornire garanzia di qualità verso il consumatore finale, sono obbligate a registrare in maniera dettagliata e scrupolosa tutta la documentazione relativa non solo alle operazioni di lavorazione, ma anche quella degli approvvigionamenti delle materie prime impiegate nell’intero processo produttivo e persino dei movimenti delle merci.
Si comprende facilmente che un olio bio di oliva può vantare un livello di controllo molto più elevato che garantisce standard qualitativi maggiori e certificati rispetto ad un qualsiasi prodotto oleario, per quanto di qualità.
Da qui anche l’importanza dell’etichettatura la cui un’autorizzazione speciale viene rilasciata da specifici organismi di controllo.
Sulle etichette riportanti la dicitura olio bio o biologico vanno riportati la zona di produzione delle olive, il frantoio e la ditta di imbottigliamento, nonché l’anno di produzione. Le etichette debbono specificare, inoltre, il tipo di molitura utilizzata e i codici dell’organismo di controllo.
Olio bio pugliese
La Puglia rappresenta quasi il 50% della produzione nazionale di olio bio, l’eccellenza e la qualità di questa area produttiva sono riconosciute a livello nazionale e interazionale. La regione può vantare un tessuto produttivo articolato, di tradizione secolare e con un forte radicamento territoriale, come nel caso di Forestaforte, un frantoio che ha accompagnato per ben cinquecento anni la storia della produzione olivicola del basso Salento.
L’olio bio di Forestaforte è un prodotto unico nel suo genere che racchiude secoli di tradizione sposata con le più moderne e aggiornate conoscenze in termini di coltivazione e realizzazione del prezioso condimento. Il gusto dell’olio bio pugliese di Forestaforte è un’esperienza alla portata di tutti grazie allo shop aziendale online, dal quale è possibile ordinare e ricevere comodamente a casa un pezzo di natura e cuore della terra salentina.
