Quante volte di fronte ad uno scaffale al supermercato o alla vetrina virtuale di uno shop online ci siamo posti la fatidica domanda quale è l’olio evo migliore. Naturalmente ogni produttore è pronto ad affermare che il proprio olio è quello che ha tutte le carte in regola per essere considerato tale. Questo fa sì che, molto spesso, il consumatore si ritrovi nella condizione di non essere in grado di operare una scelta decisa frastornato dalla babele di richiami commerciali che vantano le qualità insuperabili di una miriade di prodotti apparentemente tutti dello stesso livello.
Per aiutare il consumatore, novello Ulisse, a superare indenne il canto delle sirene ammaliatrici di una informazione commerciale non sempre irreprensibile, vogliamo fornire in queste righe alcune informazioni essenziali per poter scegliere con cognizione l’olio evo migliore. Beninteso, qui si intende indicare quegli che sono gli elementi della filiera produttiva e le caratteristiche organolettiche che devono contraddistinguere un olio extravergine di eccellenza e un insindacabile giudizio finale è quello che spetta al gusto personale del consumatore che è il solo che può stabilire l’olio migliore e più consono ai suoi gusti.
Cominciamo con il fare una prima fondamentale distinzione ai fini dell’individuazione dell’olio evo migliore.
Caratteristiche dell’olio evo
La dicitura olio evo o olio extravergine di oliva che viene normalmente riportata sulle etichette presuppone il rispetto rigoroso di un preciso disciplinare fissato dal Regolamento Europeo numero n. 2568/91 che ha stabilito gli standard qualitativi necessari perché un olio possa esibire la dicitura di Olio Extra Vergine: la spremitura deve essere eseguita solo a raggiunta la maturazione delle olive le quali non devono aver toccato terra e non devono aver subito trattamenti con agenti chimici, pesticidi e fertilizzanti; tutto il processo produttivo deve avvenire esclusivamente in modo meccanico tramite estrazione a freddo.
Differenze tra olio evo e olio vergine di oliva
Erroneamente si ritiene che un olio extravergine e uno classificato come vergine differiscano a livello delle modalità di produzione, in realtà entrambe le tipologie di olio subiscono un processo produttivo analogo, la differenza va ricercata nelle proprietà organolettiche dei due prodotti e in articolare in un parametro dirimente che è quello dell’acidità, ovvero la presenza di acido oleico che deve rispettare determinati limiti. Nel caso dell’olio evo l’acidità può arrivare ad un massimo di 0,8g per 100g di prodotto. Invece nel caso dell’olio d’oliva vergine per ogni 100g di olio l’acido oleico può arrivare fino a 2g. Quest’ultimo è insomma un olio meno puro e meno dotato a livello di nutrienti e di aromaticità.
L’importanza dell’etichetta
Un indispensabile bussola per l’individuazione dell’olio evo migliore è inevitabilmente l’etichetta dell’olio. La normativa europea sull’etichettatura ha fissato il principio che “Per ottenere un elevato livello di tutela della salute dei consumatori e assicurare il loro diritto all’informazione, è opportuno garantire che i consumatori siano adeguatamente informati sugli alimenti che consumano…”. Accanto al marchio, le etichette devono indicare con esattezza il processo produttivo e le caratteristiche del prodotto. Ad esempio, una etichetta che reca la sola dicitura olio di oliva indica che non si tratta di né di un olio vergine e meno che mai extravergine. Si tratta molto probabilmente di miscele di olio raffinato con dell’olio vergine o extravergine. Quindi parliamo di un olio che non può essere mai al 100% extravergine e che in molti casi ha subito trattamenti chimici.
Un altro utile indicatore è inevitabilmente rappresentato dal prezzo dell’olio di oliva. Su questo tema non c’è possibilità di equivoci, un olio evo di qualità ha dei costi di produzione elevati e di conseguenza non può essere venduto a prezzi eccessivamente bassi. Quando si parla di prezzo per un olio extravergine bisogna essere consapevoli del fatto che quest’ultimo non può mai essere inferiore ai 7–7,50 euro al litro, a maggior ragione se si è alla ricerca dell’olio evo migliore.
Come riconoscere l’olio evo migliore?
Un ulteriore indispensabile passaggio per l’individuazione dell’olio evo migliore è rappresentato dalla verifica individuale che deve tenere conto di tre parametri di valutazione fondamentali che possono essere facilmente verificati.
1.La fluidità: versare un cucchiaio di olio in un bicchiere e agitarlo. Un buon olio di oliva ha una fluidità medio-bassa. Se l’olio è molto fluido potrebbe non essere un buon segno.
2. Olfatto: una volta agitato e scaldato un po’ il bicchiere annusare. Se si percepiscono profumi di oliva, erba, frutta e verdura è molto probabile che l’olio sia buono!
3. Il gusto giusto: un buon olio di oliva per essere di qualità dovrebbe avere un gusto amarognolo piccante, se all’assaggio si percepisce questo tipo di gusto si può essere certi che è un olio di qualità!
Dove acquistarlo
Come recita il titolo, oltre alle indicazioni per riconoscere l’olio extravergine di qualità, questo articolo contiene anche un consiglio che semplifica al lettore il compito della valutazione degli aspetti produttivi e qualitativi oggettivi. Il consiglio che diamo a chi si domanda quale possa essere l’olio evo migliore è quello di saggiare il gusto unico e la qualità superiore dell’olio prodotto da Forestaforte, un olio che risponde egregiamente a tutte le esigenze di valutazione finora esposte. A voi la prova del gusto per decidere se possa essere il vostro olio evo migliore.
